La nostra mozione in tema di "Bilancio Partecipato"
Moz: 001-18.09.14
proponente: Alessandra D'Agostino
G.C.MoVimento 5 Stelle
PROPOSTA DI MOZIONE
OGGETTO: "BILANCIO PARTECIPATIVO"
Il Consiglio Comunale di Gardone Val Trompia,
PREMESSO CHE
• il Bilancio Partecipativo viene sperimentato nel 1989 per la prima volta a Porto Alegre, si è diffuso rapidamente in America Latina, in Europa, e dunque in Italia ha fatto il proprio ingresso principalmente dopo il I° Social Forum Mondiale svoltosi proprio a Porto Alegre; oggi viene fortemente promosso e praticato anche in grandi città americane come New York e Chicago;
• nel 1996 il Bilancio Partecipativo è stato riconosciuto dall’ONU come una delle migliori pratiche di governance urbana nel mondo ed oggi viene promossa da altri istituzioni internazionali come la World Bank;
• il Bilancio Partecipativo è un procedimento attraverso il quale la popolazione, individualmente e attraverso le proprie forme di aggregazione sociale, è chiamata a stabilire le modalità di assegnazione delle risorse a disposizione dell'ente o di una parte d’esse;
• in Italia molti Comuni e Province hanno introdotto il Bilancio Partecipativo come meccanismo di redazione di una parte del Bilancio di Previsione, tra cui citiamo come esempi Pieve Emanuele e Canegrate (MI), Grottammare (AP), Capannori (LU) e Cascina (PI) e altri Comuni italiani;
• si sono già diffuse e continuano a diffondersi pratiche amministrative ispirate alla democrazia partecipativa nei diversi settori dell'Amministrazione;
• generalmente sono gli enti comunali a promuovere i Bilanci Partecipativi;
TENUTO CONTO CHE
• l'istituzione del Bilancio Partecipativo contribuisce alla trasparenza, alla partecipazione, e alla cooperazione dei cittadini nelle politiche e nelle scelte della propria Amministrazione;
• i principali obiettivi che il Bilancio Partecipativo persegue sono di fondamentale importanza e coerenti con le linee di indirizzo adottate da questa Amministrazione. Di seguito ne citiamo alcuni a titolo esemplificativo:
• facilitare il confronto con la cittadinanza e promuovere scelte e decisioni condivise e cooperative, contribuendo a ridurre i conflitti;
• rispondere in modo più efficace alle necessità dei cittadini, consentendo anche l'emersione di sofferenze e fabbisogni nascosti;
• coinvolgere i cittadini nel processo della gestione pubblica attraverso forme di democrazia diretta;
• ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini;
• il Bilancio Partecipativo introdotto anche a livello circoscrizionale sarebbe una forma di valorizzazione degli stessi istituti del decentramento amministrativo;
• è possibile, a mero titolo esemplificativo, presentare di seguito un breve riassunto delle principali fasi del processo, così come è stato applicato in altri Comuni:
• condivisione del progetto del Bilancio Partecipativo: informazione/formazione per coinvolgere i cittadini;
• emersione dei bisogni: realizzazione di assemblee con i cittadini e possibilità da parte loro di rivolgere domande, segnalare problemi e proporre idee e progetti, anche attraverso strumenti di rilevamento alternativi e piattaforme informatiche;
• fase deliberativa: dei cittadini delegati si incontrano per conoscere le esigenze emerse, per studiarle e trasformarle in potenziali interventi concreti, e trasmetterle quindi agli uffici tecnici per una loro valutazione;
• verifica di fattibilità: i tecnici valutano la fattibilità delle proposte ricevute aiutando i cittadini ad effettuare una stima dei costi e, se possibile, fornendo i tempi necessari per l'attuazione;
• scelta di priorità: le informazioni derivanti dallo studio di fattibilità vengono comunicate ed i cittadini sono chiamati ad esprimere la propria preferenza tra le proposte che hanno superato la verifica di fattibilità;
• griglia delle priorità: si costruisce una griglia di priorità in base all'esito della votazione;
• Bilancio di Previsione: le proposte votate come prioritarie vengono inserite nel Bilancio Previsionale dell'anno successivo;
VISTI
• Gli articoli 1 e 3 della Costituzione;
• L’articolo 8 del decreto legislativo 18 agosto del 2000, n. 267, Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali;
• L' articolo 15 del regolamento per il funzionamento degli Organi Rappresentativi del Comune di Gardone Val Trompia e l'articolo 30 comma 3 dello Statuto Comunale.
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta a promuovere ed intraprendere, nei tempi utili, un'azione politico- amministrativa reale e concreta atta a deliberare l'introduzione, in forma sperimentale, dello strumento democratico del Bilancio Partecipativo.
F.to: Alessandra D'Agostino
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